E’ Giovanni Legnini il nuovo Commissario alla Ricostruzione dopo il sisma del Centro Italia. Abruzzese della provincia di Chieti, ex parlamentare del Pd, sottosegretario a Palazzo Chigi e al Ministero dell’Economia, ex vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Legnini è il quarto Commissario alla ricostruzione del Centro Italia.
La nomina di Legnini, anticipata da Sibilla-Online, è avvenuta con un decreto firmato dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nell’ultimo giorno possibile. Il predecessore di Legnini, Piero Farabollini, era scaduto a fine 2019 e sarebbe rimasto nell’incarico fino al 15 febbraio.
Carta pesante
Con Legnini, uomo forte del Pd in Abruzzo, con alle spalle una carriera politica di rispetto, il governo sembra voler giocare una carta pesante per tentare di sbloccare la ricostruzione del Centro Italia, che procede con una lentezza drammatica, denunciata nei giorni scorsi anche dalla Corte dei Conti.
Ricostruzione al palo
Il nuovo Commissario eredita una situazione molto pesante. La ricostruzione, sia quella pubblica che quella privata, è sostanzialmente al palo. A tre anni e mezzo dal sisma è stato presentato appena il 10% delle domande per il contributo pubblico alla riparazione delle case. Le procedure per la presentazione e l’esame delle domande restano estremamente complicate, così come è ampiamente insufficiente il personale a disposizione degli Uffici Speciali e degli uffici tecnici dei Comuni del cratere.
Farabollini, ok a due ordinanze
Ieri, intanto, Piero Farabollini ha presieduto la sua ultima Cabina di Regia con le Regioni, nel corso della quale sono state approvate due ordinanze. La prima, si legge nel sito del Commissario, “disciplina l’autocertificazione dei professionisti e le fasce di importo relative alla tipologia di intervento a cui si applica”. Una seconda ordinanza “omnibus” interviene “sulle maggiorazioni per le murature, l’incremento del compenso per la realizzazione dei piani attuativi, l’alienazione del diritto sull’immobile, l’acquisto del terreno per le opere pubbliche ed il pagamento degli oneri di occupazione del suolo (che saranno ricompresi nel contributo), l’incremento del numero di incarichi per le relazioni specialistiche ed i nuovi scaglioni per la retribuzione delle spese tecniche ai professionisti”.
…e alla nomina del Cts
Paradossalmente, nel suo ultimo giorno di servizio, Farabollini ha voluto ratificare la nomina del Comitato Tecnico Scientifico, un organismo di consulenza alla struttura commissariale composto da una quindicina di esperti che lo stesso Farabollini aveva designato a settembre.
M. Sen.