Dopo nove mesi di attesa (e quando mancano poco più di due mesi dalla scadenza del suo mandato), il Commissario Piero Farabollini ha nominato i nuovi componenti del Comitato Tecnico Scientifico, l’organismo degli esperti che dovrebbe assisterlo nella decisioni. La decisione è stata presa nelle scorse settimane con un’Ordinanza che deve ancora essere pubblicata.
Quindici membri
Del vecchio Comitato nominato dal primo commissario, Vasco Errani, e scaduto a fine 2018, sono confermati solo Antonio Borri e Massimo Mariani. La squadra è composta da quindici componenti: sono otto ingegneri, tre architetti, tre geologi (prima ce n’era solo uno) e un avvocato, e sono quasi tutti marchigiani o abruzzesi. Come prevede il decreto 189 la partecipazione al Comitato non è retribuita, ed i componenti avranno diritto solo al rimborso delle spese per partecipare alle riunioni.
Ingegneri, architetti e geologi
Tra gli ingegneri, oltre a Borri, che insegna a Perugia, e Mariani, ci sono Michele Calvi, che insegna a Pavia, Luigino Dezi, Massimo Conti, Luciano Bonci, Giovanni Cardinali, Alessandro Zona. I geologi sono Lucia Luzi, primo ricercatore Ingv (che ha scritto anche per Sibilla Online), Enrico Miccadei e Romolo Di Francesco. Poi ci sono gli architetti Fabrizio Pistolesi, Margherita Giuffrè e Gerardo Doti ed infine Francesca Testella, esperta di diritto ambientale.
Prima riunione senza Farabollini
La prima riunione del Comitato degli esperti si è svolta nei giorni scorsi ad Ascoli Piceno, ma il Commissario Farabollini non vi ha partecipato. Il Comitato dovrebbe avviare subito una prima profonda revisione delle Ordinanze per superare i “colli di bottiglia”, ha assicurato Di Francesco.
Addio al Mude?
Tra le prime cose da fare Di Francesco ha sottolineato anche la predisposizione di “una nuova piattaforma per l’inserimento e la trasmissione online agli Uffici speciali delle pratiche di ricostruzione”. La piattaforma informatica utilizzata attualmente è il MUDE messo a punto dalla Regione Piemonte.
M. Sen.