
Salta la norma che prevedeva una ricostruzione differenziata nel Centro Italia colpito dal sisma in base alla gravità dei danni subiti dai singoli comuni. La misura era contenuta nella bozza del decreto legge sull’emergenza Genova, ma è sparita dall’ultimo testo in circolazione, che dovrebbe essere quello approvato dalla Ragioneria e inviato per la firma al Quirinale.
I criteri cancellati

La lettera d) dell’articolo 38 del testo originario del decreto prevedeva che la ricostruzione avvenisse dando priorità ai comuni che avevano avuto più danni dal sisma, considerando il numero degli edifici inagibili sul totale del cratere, la loro incidenza sul numero degli immobili del comune, ma anche il rischio idrogeologico e il numero delle vittime registrato nei terremoti del 2016.
Presto in Gazzetta
Nell’ultima bozza del testo, non ancora ufficiale, la lettera d) è stata eliminata dall’articolo, che è diventato il numero 37 del decreto. Il provvedimento dovrebbe essere inviato oggi al Presidente della Repubblica per la firma. Subito dopo è prevista la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Commissario fino al 2020
Viene confermata, invece, la nomina di un nuovo Commissario alla Ricostruzione, ancora da designare, che resterà in carica fino alla fine del 2020. La proroga della struttura commissariale, e dei contratti di loavoro per il personale impiegato negli Usr e nei comuni che scadono a fine anno, dovrebbe arrivare con la Legge di Bilancio, a metà ottobre. (M. Sen.)