Potrebbe essere un tecnico, scelto tra gli alti funzionari dello Stato, il nuovo Commissario per la Ricostruzione dopo il sisma del Centro Italia. Il mandato dell’attuale Commissario, Paola De Micheli (Pd), scade l’11 settembre e la scelta del successorre dovrebbe essere ormai questione di pochi giorni.
Niente politici
Per l’incarico sia la Lega che il M5S hanno un loro candidato, ma il presidente del Consiglio sarebbe orientato a scegliere una figura tecnica. Nè politici, nè sindaci, nè ex sindaci: una linea che taglierebbe fuori sia Giuliano Pazzaglini, sindaco di Visso, senatore della Lega, che Mauro Coltorti, deputato del M5S, ma anche Sergio Pirozzi, ex primo cittadino di Amatrice. La scelta potrebbe dunque cadere su un alto funzionario dello Stato. Come è stato fatto con Carlo Schilardi, Consigliere di Stato, ex vice prefetto di Napoli, nominato a fine agosto Commissario per la ricostruzione dopo il sisma di Ischia del 2017 (dove il premier Conte sarà domani, 6 settembre).
Nuovo mandato
L’ipotesi di una mini-proroga del mandato della De Micheli, ad oggi, viene data come poco probabile negli ambienti dell’esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Che in estate, nel silenzio più assoluto, ha confermato Angelo Borrelli alla guida del Dipartimento della Protezione Civile. La sua era una posizione soggetta a “spoil system”, il meccanismo che consente al governo entrante di confermare o sostituire i direttori generali dei ministeri e delle agenzie pubbliche.
Come cambia il Cas
Borrelli, così, continuerà a lavorare alla riforma del Contributo di Autonoma sistemazione, il sostegno agli sfollati che verrà applicato anche a Genova dopo il crollo del ponte. Rispetto alle anticipazioni dell’estate, la nuova Ordinanza sarà notevolmente modificata. L’ipotesi di pagare un affitto per le Sae a fine emergenza, ad esempio, è rientrata. E si prevde un aiuto economico più consistente per chi decide di comprare una nuova casa invece di ricostruire la vecchia. (m. sen.)