Il governo ha corretto le norme sulla sanatoria delle casette abusive, appena varate con il decreto sisma e contestate dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Con il decreto milleproroghe all’esame del Senato, grazie ad un emendamento presentato dal governo in Commissione, sono stati modificati tutti i passaggi criticati dal Quirinale.
Sanatoria più robusta
La sanatoria, ora, risulta ampliata e rafforzata giuridicamente. Vengono espressamente escluse tutte le sanzioni penali legate all’abuso, e si prevede la revoca di tutti i sequestri preventivi e probatori disposti sulle casette entro il termine del 25 luglio scorso. Accanto a questo si stabilisce l’inefficacia delle ordinanze di demolizione e di riduzione in pristino già disposte.
Ma il cambio di passso non c’è
Non è l’unica novità contenuta nel milleproroghe, anche se non è certo questo il cambio di passo nella gestione del dopo sisma atteso dalla popolazione. Tra le misure più importanti c’è la proroga al 30 giugno 2019 dei termini per la presentazione delle domande di contributo per la riparazione dei danni lievi alle case, e della sospensione, fino a gennaio 2020, del pagamento delle bollette di luce, gas, acqua, telefono e delle assicurazioni.