La stretta sul Cas: contributi a termine e per pochi, poi le Sae in affitto

I sindaci, i governatori, la Protezione Civile, ne parlano a mezza bocca da un po’. Ritenuta indispensabile dal governo, ma temuta dalla popolazione, la riforma del Contributo di autonoma sistemazione, una vera e propria maxi stretta sui benefici, sta per arrivare. L’Ordinanza del Capo della ProCiv, Angelo Borrelli, è stata già inviata alla Corte dei Conti per le verifiche contabili ed è attesa per la fine del mese. Da quel momento, per il Cas, scatta una vera e propria rivoluzione.

Chi resta fuori

Rimarrà solo per chi dimostra di essere ancora nei tempi, o di aver già presentato la domanda, per ottenere il contributo per la riparazione dei danni (pesanti o lievi) all’abitazione danneggiata dal sisma, e per le badanti che assistono queste famiglie. Non sarà più concesso a chi ha costruito una casetta abusiva di cui ha chiesto la sanatoria (il caso di nonna Peppina), o a chi pur avendo la casa inagibile è proprietario di un immobile nello stesso comune o in un comune limitrofo e che non sia già affittato ad altri.

Contributo a chi va in affitto

Stop al Cas anche per chi non fosse rientrato nell’abitazione principale tornata agibile. Per chi era in affitto, ed ha preso in locazione un nuovo immobile, il Cas sarà sostituito da un contributo all’affitto, ma solo fino alla durata dello stato di emergenza (fissato a fine anno, salvo proroghe, dal decreto approvato oggi dalla Camera). Il contributo sarà pari al canone del nuovo affitto, ma non potrà superare in ogni caso l’importo del Cas attualmente goduto dal nucleo familiare.

Un mese per la dichiarazione

Tutti i nuclei familiari beneficiari del Cas, entro un mese dalla pubblicazione dell’Ordinanza, quindi all’incirca entro fine agosto, dovranno inviare al proprio comune una dichiarazione in cui attestano l’esistenza dei nuovi requisiti per l’ottenimento del bonus (ve li forniremo in dettaglio non appena l’Ordinanza, ora in bozza, sarà pubblicata). Gli stessi criteri valgono per le nuove richieste di Contributo o di assegnazione della Sae.

Danno lieve, Cas limitato 

Per chi non presenta la dichiarazione il Cas decade direttamente. I proprietari di abitazioni con danno lieve, si legge nella bozza dell’Ordinanza, avranno diritto a ricevere il bonus per la sistemazione autonoma comunque per un periodo massimo di otto mesi a far data dall’approvazione del progetto di riparazione e del contributo da parte dell’Usr. 

Contributo per delocalizzare

I proprietari di immobili inagibili e pesantemente danneggiati (E o F nella scheda Aedes) che decidessero di acquistare un nuovo immobile in uno dei comuni terremotati del Centro Italia potranno ottenere, al posto del Cas, un contributo economico. Non certo esaltante: 1.500 euro per un nucleo familiare di 5 persone, 750 per un nucleo di 1-2 persone.

Fine emergenza, Sae in affitto

L’Ordinanza stabilisce come principio che il Cas sia dovuto, nei casi regolamentati, fino alla riparazione della casa o fino alla fine dello stato di emergenza (dicembre 2018 salvo proroghe). A quel punto anche gli abitanti delle Sae, le Soluzioni abitative di emergenza, avrebbero il taglio dei contributi. Dovranno infatti riconoscere al Comune un canone di affitto, se volessero continuare ad occupare quelle strutture. (M.Sen.)

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17 comments

  1. Pierluigi Lana

    Solo un chiarimento: La casa in Zona rossa in un primo momento dichiarata agibile . Dopo un anno per peter rientrare a Camerino, non trovando nessuna abitazione da prendere in affitto e non potendo chiedere la SAE , in quanto casa era agibile, ho comprato un appartamento. Ora il nuovo provvedimento stabilisce che chi è in possesso di un appartamento nello stesso Comune non ha diritto al CAS. L’atto di acquisto dell’immobile è successivo alla data dell’inizio del sisma.. e la causale dell’acquisto è carenza di abitazioni da chiedere in locazione.. A seguito delle scosse successive a quelle del 26 ottobre 2016 , l’abitazione principale in zona rossa risulta non agibile.

    • Mario Sensini

      Bell’impiccio. Lei ha fatto tutto troppo in fretta! Paradossale ma è così.

      • Pierluigi Lana

        Se si riferisce alla mia domanda ,mi sento in dovere di ringraziarla. Questa decisione è scaturita ,dopo quattro cambi di abitazione . Poi tranquillizzato per essere stato inserito in una graduatoria di aspiranti affittuari, credevo di potermi riavvicinare al mio paese. Non considerando che la graduatoria si incrementava di nomi creando lievitazione dei prezzi .( tutti ne erano a conoscenza,tutti lo sapevano, ma nessuno è intervenuto) Prezzi da via Montenapoleone…
        La disperazione per non ritornare ,dove non sare mai andato, mi ha fatto come dice LEI “troppo in fretta ” acquistare un appartamento ,da sistemare..

  2. Fonte? “

  3. E possibile avere bozza dell’Ordinanza?

  4. Alessandro Petrelli

    Il contributo autonoma sistemazione per chi ha la casa inagibili cat. E come funziona? Posso richiedere la casa popolare al comune oppure cosa….

  5. È definitivo il disegno di legge?

  6. Ma non ho capito bene: per chi era in affitto e ora é in hotel cosa succede? Perde l’Hotel?

  7. Ordinanza della protezione civile sul CAS è stata pubblicata? Quali sono le ultime notizie sul CAS avendo una casa situata nel centro storico classificata È? Grazie

  8. Ero in una casa popolare, le prime a colassare il 24 agosto 2016; e ora sono in una sae. Ho solo un dubbio. Nella casa popolare l’affitto era molto più basso di un affitto “normale” perchè veniva stabilito in base al reddito.
    Come funzionerà adesso?
    L’importo dell’affitto mensile sarà stabilito considerando il reddito?
    o ci faranno pagare quanto una casa “normale”?
    Grazie

  9. Pierluigi Lana

    Si commenta da solo. Per non gravare sui costi della ricostruzione, ho finanziato gli sperperi della ricostruzione.Con 60 mq. si abitazione SAE avrei fatto spendere € 240/250mila , invece cosi facendo, non ho neppure chiesto l’agevolazione !° casa , per non creare contenzioso con l’Amministrazione Finanziaria in quanto l’immobile in zona Rossa , era risultato inizialmente AGIBILE . (a vista) Ora mi trovo è mi troverò a pagare doppie spese , H2O ,Luce ,Gas, IMU ,e con doppi problemi di fatturazioni . Ora chiederò lo stato di emergenza o una SAE. o assistenza per gestire le continue richieste che fanno ENE gas e luce, ENI gas e luce, ENEL. e i canoni TV. Queste sono le aspettative che ha un terremotato che forse fra venti anni potrà rientrare in un loculo costruito sull’argilla., sempre se ce ne è più in giro.

  10. Stefania bocchioni

    Io è mio figlio abitavano in affitto e ora SONO 2 anni che riceviamo il cas vorrei sapere ,dato che ho trovato altra casa in affitto .fino a dicembre ci danno il cas è poi che succede visto che la casa dove abitavano è da buttare giù. Io è mio figlio prendevamo 700 euro al mese che sarà a gennaio?

    • Mario Sensini

      per gennaio dovrebbe arrivare la riforma del cas. il contributo resterà, forse per i casi come il suo dove si sceglie un affitto sarà trasformato, ma gli importi dovrebbero restare pù o meno gli stessi.

  11. Chiara Salvucci

    Salve il contributo d acquisto alla casa lo fanno solo a chi ne aveva una precedentemente terremotata? Io ero in affitto in una casa popolare attualmente prendo il cas ma sto valutando l idea di comprare una la prima casa ci sono delle agevolazioni ?

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