Il termine per la presentazione delle domande di contributo alla riparazione delle case che hanno subito danni lievi slitta dal 30 aprile al 31 luglio. L’Ordinanza, annunciata a Castelraimondo dal Commissario alla Ricostruzione, Paola De Micheli, è stata firmata e sarà registrata in settimana dalla Corte dei Conti, e quindi pubblicata.
Non cambiano le regole
Lo slittamento di tre mesi non sarà accompagnato da modifiche alle norme o alle procedure per la presentazione delle richieste. Né l’Ordinanza interviene su altri aspetti problematici della ricostruzione, per risolvere i quali sarebbe necessaria una norma di legge e non un semplice atto amministrativo.
Le richieste dei sindaci
Tra le difficoltà segnalate dai sindaci ci sono soprattutto le procedure, che andrebbero semplificate. Al Commissario e ai politici, in più occasioni, hanno chiesto la revisione della zona franca, tempi più lunghi per la restituzione delle tasse sui redditi che sono state sospese, incentivi agli investimenti nel cratere, norme per accelerare la regolarizzazione degli abusi edilizi che bloccano le pratiche, la revisione della sanatoria sulle casette abusive.
Norme differenziate
Alcuni sindaci dei comuni più piccoli e danneggiati del cratere, soprattutto montani, chiedono poi una differenziazione delle norme sulla ricostruzione. Il Commissario ha detto di attendersi dal territorio una proposta, ma il senso di responsabilità è quello che è, ed è scoppiata una guerra tra poveri. I piccoli contro i grandi, le città contro i paesi, benché tutti terremotati. (Mario Sensini)