Come aveva anticipato il Commissario a Sibilla Online il termine per la presentazione delle domande per la ricostruzione pesante nelle aree del centro Italia colpite dai terremoti del 2016 sarà prorogato al 31 ottobre 2018. L’ordinanza contenente il provvedimento sarà pubblicata entro la settimana ed è stata al centro dell’incontro che si è tenuto questa mattina a palazzo Chigi tra il premier Paolo Gentiloni, il Commissario De Micheli e i presidenti di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
Domande ancora al palo
La riunione è servita a fare il punto della situazione ad oltre un anno e mezzo dalla prima scossa che ha devastato il Centro Italia e sui contributi alla ricostruzione di case e immobili produttivi. Dei 7 miliardi stanziati, finora, sono stati assegnati appena 50,2 i milioni. Le pratiche di contributo in istruttoria sono 2.116, con 569 domande approvate: 279 riguardano la delocalizzazione temporanea delle imprese e 290 la ricostruzione privata.
Zona franca, nuovo bando a gennaio
Quanto alle zone franche urbane entro la fine di gennaio il ministero dello Sviluppo Economico riaprirà il bando per la presentazione delle domande con i nuovi termini di riferimento per il calcolo della riduzione di fatturato. Di fatto la riapertura della finestra di accesso al nuovo regime per le imprese marchigiane che sono state danneggiate dal terremoto del 26 e 30 ottobre 2016.
Assegnati finora 280 milioni
Secondo quanto appreso da Sibilla Online, le imprese del cratere che finora hanno avuto accesso al nuovo regime fiscale sono 6.440, ed hanno ricevuto un “bonus” biennale di 280 milioni di euro. Gli stanziamenti per le zone franche del Centro Italia sono notevolmente superiori e dunque c’è “capienza” del fondo per le imprese che non hanno ancora presentato la domanda. Per le quali, come per le altre, non c’è neanche la prospettiva del riparto proporzionale delle risorse disponibili. (Mario Sensini)