La Regione Abruzzo è in procinto di acquistare 427 abitazioni private invendute e mai occupate da destinare agli sfollati dopo i terremoti del 2016. Il valore degli immobili selezionati, che poi entreranno nel patrimonio della Regione, è di circa 68 milioni di euro, con la spesa a carico della Protezione civile nazionale.
La legge 45 del 2017 stabilisce, al fine di fronteggiare l’emergenza abitativa conseguente al sisma che ha colpito l’Italia centrale, che le Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria possano acquisire (a titolo oneroso) al patrimonio dell’edilizia residenziale pubblica, prioritariamente nei Comuni del cratere sismico e limitrofi, unità immobiliari a uso abitativo agibili o rese agibili dal proprietario.
In Abruzzo sono 1.734, in 65 comuni, gli alloggi privati dichiarati inagibili a seguito del sisma; 4.521 le persone assistite con il contributo di autonoma sistemazione, 1.174 le persone assistite in hotel. I 17 Comuni nei quali sono situati gli alloggi acquistati dalla Regione Abruzzo, con il numero di unità immobiliari disponibili, sono i seguenti (in neretto i comuni all’interno del cratere): L’Aquila 53, Scoppito 33, Pizzoli 13, Teramo 223, Montorio al Vomano 11, Colledara 5, Campli 5,Valle Castellana 4, Ancarano 12, Sant’Omero 15, Bellante 3, Mosciano Sant’Angelo 24, Roseto 1, Notaresco 1, Castellalto 11, Atri 12, Pianella 2. Quasi la metà degli immobili che saranno acquistati è dunque fuori dal cratere sismico. (M. Sen)