Un’ordinanza per modificarne otto. Inizia così, più o meno come era finito quello del suo predecessore Vasco Errani, il lavoro del neo Commissario alla ricostruzione dopo il terremoto del Centro italia, Paola De Micheli. Oggi sul suo sito internet è infatti apparsa l’ordinanza n. 41, la prima firmata dall’ ex sottosegretario all’Economia, oggi trasferita a Palazzo Chigi. Il nuovo provvedimento ne modifica ben otto di quelli precedenti varati dalla struttura, tra i quali alcuni importanti (ordinanze n. 13 del 9 gennaio 2017, 21 del 28 aprile 2017, 24 del 12 maggio 2017, 29 del 9 giugno 2017, 32 del 21 giugno 2017, 33 dell’11 luglio 2017, 37 dell’8 settembre 2017 e 38 dell’8 settembre 2017, le ultimissime firmate da Errani).
Salari da certificare
La novità maggiore riguarda le certificazioni che dovranno essere prodotte dalle imprese. Il Documento unico di regolarità contributiva che dovranno presentare le ditte appaltatrici e subappaltatrici dei progetti di ricostruzione, sia pubblici che privati, dovrà fare esplicito riferimento alla congruità del costo della manodopera, verificata dalla Cassa Edile territorialmente competente. È una misura che serve a prevenire l’infiltrazione delle imprese legate alla criminalità organizzata nei subappalti, a impedire che eccessivi ribassi delle offerte si traducano in una violazione dei diritti dei lavoratori, ma che comporta la moltiplicazione delle incombenze burocratiche, con la verifica del costo della manodopera alla presentazione di ogni Stato di avanzamento dei lavori.
Danni alle imprese, nuovi parametri. Illeggibili
L’articolo due della nuova ordinanza introduce una revisione dei costi parametrici, e dunque del costo effettivamente rimborsabile, dei progetti di riparazione dei danni agli immobili a carattere produttivo. Nella nuova delibera c’è una tabella completamente nuova che sostituisce quella varata quasi un anno fa, il 9 gennaio del 2017, con costi apparentemente inferiori a quelli precedenti (e decisamente poco leggibili), ma che in realtà appaiono più equilibrati con l’introduzione di un nuovo livello operativo.
Traslochi, 1.500 euro per tutti?
L’articolo 3 allarga un po’ i cordoni della borsa per il rimborso delle spese sostenute e documentate per il trasloco e il deposito temporaneo dei mobili e delle suppellettili. Il contributo di 1500 euro viene riconosciuto anche a chi ha dovuto sgombrare la casa non solo per l’inagibilità totale, ma anche per un esito B o C delle schede Aedes, purché abbia comunque subito danni gravi e abbia dovuto servirsi di altri locali. Le domande di contributo per i traslochi e il deposito temporaneo possono essere presentate entro il 30 novembre di quest’anno.
Scuole, case e chiese
L’articolo 4 modifica un’altra vecchia ordinanza stabilendo un tempo maggiore per i professionisti per la consegna degli studi di microzonazione sismica ai comuni. Gli altri articoli modificano le norme sugli stanziamenti per il rifacimento di scuole e chiese. (M. Sen.)