Era prevedibile, ma il calo dell’occupazione dopo il terremoto, nelle Marche, sta raggiungendo livelli preoccupanti. Secondo i dati della Cgil regionale riferiti al secondo trimestre di quest’anno, nella regione si contavano 607 mila occupati, con un calo del 3,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, in piena controtendenza col resto del Paese.
Sono in aumento i disoccupati, 75 mila, con un incremento del 12,5% e anche gli inattivi, 298 mila persone, il 3% in più rispetto al secondo trimestre dell’anno scorso. Il tasso di disoccupazione regionale sfonda dunque il muro dell’11%. Ed è ormai il dato peggiore tra le regioni del centro nord: le condizioni di lavoro sono peggiori di quelle delle Marche solo nelle otto regioni del Mezzogiorno. (M. Sen. )