Mentre deflagrano le polemiche sulla gestione dell’emergenza post-terremoto, messa in crisi dalle eccezionali nevicate degli ultimi due giorni, il governo si appresterebbe ad ampliare lo stato di emergenza nei comuni colpiti dal sisma. Domani, 20 gennaio, il Consiglio dei ministri potrebbe decidere nuovi interventi per il sostegno alla popolazione dei comuni di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo già ricompresi nel cratere del sisma.
Dopo la discesa in campo dell’Esercito, intanto, infuriano le polemiche sull’assistenza alla popolazione e la pulizia delle strade, che l’ha complicata fino all’inverosimile. Nel mirino è finito Fabrizio Curcio, responsabile del Dipartimento della Protezione Civile, accustao di aver sottovalutato i potenziali problemi dell’ondata di maltempo. Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, lo ha difeso, chiedendo “rispetto per le forze civili e militari e tutte le istituzioni impegnate”. Lo stesso ha fatto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha chiesto “a tutta la comunità nazionale grande unità. Ognuno, per la sua parte, deve agire con intelligenza e responsabilità”. Curcio, intanto, difende il lavoro che si sta facendo sul campo. “Chi solleva polemiche su ipotetici ritardi e lancia accuse vuol dire che non ha capito come funziona il Sistema di protezione civile. Non ha capito che attacca il Sistema Paese. E chi tocca il sistema tocca il Paese”.
L’Enel, che ha parlato di 90mila utenze senza corrente e 130mila rialimentate dall’inizio dell’emergenza, si è scusata con i cittadini e le istituzioni, sottolineando l’eccezionalità dei fenomeni di questi giorni.
Grazie per le informazioni che ci dai costantemente. Mentre leggevo i ricordi che ci hai menzionato mi si è stretto il cuore un grazie enorme e un buon lavoro. Continua su questa linea. Saluti da massimo Piermattei.
Grazie per l’incoraggiamento.