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Puntellamenti e demolizioni per evitare pericoli e altri danni. Mano libera ai sindaci, i fondi dallo Stato

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I sindaci potranno avviare subito, con oneri a carico dello Stato, le opere di puntellamento o demolizione degli edifici danneggiati dal terremoto per recuperare la transitabilità e l’accesso ai centri abitati, evitare altri danni dovuti al rischio di crolli esterni e mantenere la funzionalità delle reti di luce, acqua e gas. Lo prevede una nuova ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile del 22 dicembre scorso, appena pubblicata sul sito internet della Dpc. Un provvedimento necessario per avviare il recupero dei nuclei abitati colpiti dal terremoto, ma anche, indirettamente, per limitare un peggioramento dei danni agli edifici.

I sindaci, si legge nell’ordinanza, potranno avviare queste opere finalizzate alla “salvaguardia della pubblica incolumità” qualora consentano il “recupero della transitabilità e/o la fruibilità dei centri abitati e delle infrastrutture viarie o ferroviarie”, di “mantenere la funzionalità delle reti di gas, luce, acqua e telefonia con la salvaguardia degli impianti” o di  “superare le condizioni che hanno prodotto gli esiti di inagibilità degli edifici per rischio esterno” (esito F delle schede Aedes o “inagibilità per rischio esterno” secondo le Fast).

I sindaci potranno provvedere dandone comunicazione ai proprietari, e se si tratta di demolizioni dovranno procedere con una specifica ordinanza. Per gli interventi potranno avvalersi dell’opera dei Vigili del Fuoco o ricorrere a ditte private. La relativa spesa è “a carico dei fondi stanziati per l’emergenza”, quindi dello Stato. Le opere che comportano costi fino a 40 mila euro potranno essere decise autonomamente da sindaci, mentre per quelle di importo superiore dovranno ottenere il nulla osta della direzione regionale della protezione civile.

L’ordinanza stabilisce procedure particolari, con il conivolgimento del ministero dei Beni Culturali, per gli interventi che dovessero riguardare beni storico artistici tutelati.

M. Sen. (27 dicembre 2016)

 

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2 comments

  1. I danni piccoli chi li paga? Intendo cifre di danni ad esempio 4000 _3000_ anche 1000 ,li pagano? Grazie Fabio da pievebovigliana

    • l’ordinanza riguarda gli interventi per la messa in sicurezza, quindi demolizioni e puntellamenti di edifici per riaprire le strade dei centri abitati, consentire l’accesso alle case agibili, salvaguardare le reti di gas, acqua, luce. E sono interventi a carico dello Stato. l’ordinanza non riguarda i danni lievi agli edifici. quelle operazioni sono regolate da un’altra ordinanza. Ne abbiamo parlato in altri post. Guarda qui, qui e qui

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