Come fare la richiesta del contributo
I soggetti interessati al contributo, in rappresentanza del proprio nucleo familiare, devono presentare al proprio Comune di residenza un’istanza in forma di autocertificazione. La domanda dovrà essere inviata usando il modulo allegato e in questa dovrà essere indicato:
– la composizione del nucleo familiare;
– l’indirizzo dell’abitazione nella quale alla data del terremoto o del 24 agosto, o del 26 ottobre o del 30 ottobre, lo stesso risiedeva stabilmente;
– se l’abitazione sia stata sgomberata o distrutta in tutto o in parte;
– se il nucleo familiare include persone con più di 65 anni, portatori di handicap, diversamente abili con invalidità non inferiore al 67%;
– qualunque titolo in grado di legittimare l’uso dell’abitazione;
– la titolarità delle utenze di luce, gas, telefonia fissa o mobile;
– la titolarità di un contratto di locazione registrato se si è affittuari di immobili.
Il Modulo per la richiesta al Comune, sima del 24 agosto
Il Modulo per la richiesta al Comune, sisma del 26 e 30 ottobre
Chi può chiederlo
Possono far richiesta del contributo i nuclei familiari che abbiano provveduto autonomamente a trovare un alloggio alternativo senza carattere di stabilità, compresi gli affittuari di immobili e chi usufruiva di alloggi in strutture pubbliche o private che siano stati sgomberati in seguito al terremoto, o siano stati distrutti in tutto o in parte dal sisma. È considerato come nucleo familiare anche lo stato di convivenza. Appartengono al nucleo familiare anche le persone inserite nello stesso che offrono assistenza domiciliare a minori, infermi, disabili, soggetti non autosufficienti.
Gli affittuari di immobili e coloro che usufruivano di alloggi in strutture pubbliche o private che siano stati sgomberati in seguito al terremoto, o siano stati distrutti in tutto o in parte dal sisma, hanno diritto al Contributo di Autonoma Sistemazione solo se non sono stati alloggiati presso strutture alberghiere convenzionate con pubbliche amministrazioni.
Possono fruire del Cas anche gli studenti iscritti agli anni accademici 2015/2016 e 2016/2017 presso Istituti universitari ed Istituti superiori di grado universitario che rilasciano titoli di studio aventi valore legale con sede nei comuni interessati dagli eventi sismici.
A quanto ammonta il contributo
Dal 15 novembre 2016 (data di entrata in vigore dell’ordinanza 408), il contributo può raggiungere un massimo di 900 euro mensili. I nuclei familiari composti da una sola unità percepiscono 400 euro, quelli composti da due unità 500 euro, 700 euro quelli composti da tre unità, 800 euro quelli composti da quattro unità e 900 euro quelli composti da cinque o più unità. È possibile disporre di ulteriori 200 euro mensili, anche in aggiunta al limite massimo, se in famiglia ci sono persone con più di 65 anni e/o portatori di handicap e/o diversamente abili con invalidità non inferiore al 67%.
Il Cas anche a chi non aveva la residenza anagrafica
Può ottenere il Cas anche chi non ha la residenza anagrafica nei comuni del cratere. In questo caso a persona che fa richiesta deve dimostrare che alla data dei terremoti o del 24 agosto, o del 26 o del 30 ottobre abitava stabilmente in un edificio inagibile, distrutto a causa del terremoto o in zona rossa. A tale scopo il cittadino deve presentare adeguata documentazione (es. contratto di lavoro, contratto di affitto, intestazione di utenze).
Fonte: Dipartimento Protezione Civile