lunedì , 25 Settembre 2023

La voce della Terra

san-martino-768x432

Oggi sono tornato a San Martino di Fiastra. La casa dei miei genitori, che il 24 agosto si era crepata, e il 26 ottobre si era aperta, è quasi venuta giù. Sento un grande vuoto, ma nessuna rabbia. Devo molto ai geologi per questo. In questi due mesi, con il loro lavoro, mi hanno aiutato a capire che cosa è un terremoto. Ad accettarlo, a prendere coscienza degli errori che abbiamo fatto, e che spero non commetteremo più, a raccontarlo, per quello che è, e per quanto ho potuto, ai lettori del mio giornale. Ho visto le montagne spaccate, ci sono salito sopra, ho sentito per la prima volta il suo urlo. Una voce profonda e, lo dico a rischio di passare per matto, meravigliosa. Il rumore della terra, della cosa più importante che abbiamo, e che dobbiamo temere e rispettare. Adesso che spalanco gli occhi davanti alle macerie, non so perché, penso anche a loro. E ai due Vigili del Fuoco di Firenze e Pistoia che tre giorni fa, spero non per l’ultima volta, mi hanno permesso di entrare a casa. Ma sono grato soprattutto ai miei figli, che vogliono arruolarsi nella Protezione Civile e già pensano al futuro di questa terra meravigliosa, ai miei genitori, che l’hanno lavorata e ce l’hanno fatta amare, ai quali non ho il coraggio di mostrare le immagini della devastazione. Se adesso non piango lo devo anche loro, a mia moglie che mi ha accompagnato in questi pellegrinaggi, ai miei fratelli e ai cugini, coi quali ci siamo stretti in questo stupore assurdo. E a tutti gli amici che ci fanno sentire affetto e solidarietà. Grazie davvero. Sono vuoto, ma sereno.

Mario Sensini

Check Also

E dopo il terremoto Lu Serpente vide il mare

     «Norcia, Cascia e Visse: Dio le fece e poi le maledisse» dicevano i …

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo:
Send this to a friend