Il governo si è impegnato con i sindaci dei comuni colpiti dal terremoto ad introdurre a breve procedure più semplici e rapide per la certificazione dei danni subiti dagli immobili. La novità è emersa oggi nel corso di un incontro a porte chiuse tra il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e i 46 sindaci dei comuni delle Marche che si trovano nel “cratere” del terremoto. A riferirlo è stato il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, presente all’incontro. “Con il meccanismo delle schede Aedes – ha detto Ceriscioli – la certificazione dei danni non può procedere con tempi e ritmi compatibili con i bisogni dei cittadini”. L’accelerazione delle procedure di verifica, ha aggiunto il presidente della Regione, “è la premessa per consentire una ripartenza rapida della ricostruzione”.
Nei prossimi giorni, inoltre, il Commissario alla ricostruzione, Vasco Errani, dovrebbe firmare l’ordinanza per dare avvio alla riparazione delle case che hanno subito solo danni lievi. Insieme a questo provvedimento dovrebbe essercene un altro che riguarda il riavvio delle attività produttive. “L’obiettivo – ha detto il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, presente anche lui all’incontro – è farle ripartire il prima possibile”. Tra le misure annunciate nel corso dell’incontro svoltosi a porte chiuse, nel pomeriggio, al Teatro Don Bosco di Macerata, la firma imminente di un protocollo tra la Protezione Civile e la Guardia di Finanza per contrastare la speculazione sugli affitti.
“La vera questione è fare presto. Lo Stato non vi abbandonerà, siate certi che ricostruiremo tutto. Dobbiamo sostenere soprattutto i piccoli centri, per non disperdere l’immenso patrimonio rappresentato dalle identità locali, che sono il punto di forza dell’Italia” avrebbe detto Renzi. Che poco dopo ad Ancona, nel corso di una manifestazione pubblica, ha sollecitato gli italiani ad aiutare le Marche, “la regione più colpita dal terremoto”, prenotando nella regione le vacanze del 2017. “Oggi ho incontrato i sindaci del cratere, gente di qualità che ha voglia di fare, non di piangersi addosso. Le Marche sono una regione provata dal terremoto, ma non piegata. Se volete dare una mano alle Marche non c’è da compatire, ma prenotare qui le vacanze del prossimo anno”.
M. Sen.